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Un nodo d’acciaio € 12,00

Chi rientri a Taranto, dopo un periodo di assenza, da Nord, sull’Appia, passata la stazioncina di Bellavista, prima ancora di vedere il mare oltre la piana, o le ciminiere della zona industriale, viene colpito da un odore caldo, acre, dapprima sottile, poi sempre più intenso, e familiare. Il cuore accelera i battiti, le mani si decontraggono sul volante. Paradossale che sia, per più di duecentomila persone, più i numerosi fuori sede espatriati in cerca di occupazione, quel tanfo di acciaieria vuol dire “casa”.

Questo libro nasce da un sogno a occhi aperti in un pomeriggio milanese: trovare il modo di parlare e di far parlare alcuni tarantini sul rapporto fra la città e l’acciaieria, aprire ancora una volta una discussione su un argomento dibattuto e doloroso ma che non perde mai d’attualità, e farlo fuori dalle mura, il più possibile davanti a sguardi estranei, in ambiente “forestiero”. L’idea non era quella di mettere insieme l’ennesima denuncia ambientalista ma di analizzare dei fatti e alimentare un dibattito sulle possibilità future di questo rapporto, così intenso e difficile. Nessun proponimento di completezza o esaustività: un semplice “parliamone insieme e stiamo a vedere che cosa ne esce”.

Contributi di:
C. Argentina, L. Campatelli, G. Cito, F. Conte, M. Cotrona, G. De Cataldo, A. Langiu, R. Mitolo, F. Piccinni, E. Raschillà, F. Sebastio, Squaz, M. Tursi

Autore: AA. VV.
ISBN: 88-89727-12-8
Formato: 13 x 20
Pagine: 160
Note: a cura di: Girolamo Albano, Massimina Gigante, Roberto Petrachi