Ci sono momenti della vita che non dovrebbero essere perduti, che meritano di essere tesaurizzati nella memoria. Momenti delle emozioni del sentimento e delle scoperte della mente. Con una prosa piana e lievemente ironica, quasi svagata, l’autore racconta i suoi� momenti memorabili, quelli di un’adolescenza ingenua e fantasiosa, quelli vissuti viaggiando e sostando in un paese lontano e quasi sconosciuto, la Cina. Si potrebbe dire che la cifra del libro è lo stupore di fronte all’accadere dell’esistenza, uno stupore però che non si ferma compiaciuto e passivo agli eventi di cui è testimone, che, anzi, si accompagna ad una curiosità grande che le esperienze le provoca, le sollecita, le riporta a sé. Così che, nel racconto, anche la categoria astratta del favoloso si tramuta in una colorata, commossa avventura personale.