Questo romanzo non è quello che potrebbe sembrare, ma è qualcosa di più, qualcosa che va al di là del puro racconto di fantasia. Questa è la storia vera di una donna coraggiosa quanto sfortunata, una storia che si inserisce in quella più vasta del suo paese d’origine, il Portogallo, nel periodo in cui al potere c’è Salazar. Lasciata la sua casa natale di Val di Gro per Lisbona in giovanissima età, la protagonista conosce nuove persone, vive situazioni diverse, attraversa esperienze che la aiuteranno a formare il proprio carattere. Tutto questo però non basterà ad evitarle una grande delusione che le proviene proprio dalla sua stessa famiglia, dai suoi fratelli che, una volta che lei lascia il Portogallo per l’Italia, dove si sposa, non le permetteranno più di tornare nella casa della sua infanzia. La protagonista, tuttavia, non perde il coraggio e la voglia di lottare e, grazie proprio a queste sue doti, riesce addiruttra a descriverci la sua terra d’orgine con toni che sanno di poesia. Maria Joaquina Vilhena nasce a Santiago de Cacem, nel Portogallo meridionale. Quando si sposa, lascia il suo paese per trasferirsi in Italia dove a tutt’oggi vive e lavora. La sua non è stata un’esistenza facile, ma lo scrivere allevia le sue pene e le consente di alleviare, almeno in parte, il peso delle delusioni di cui il suo destino è stato prodigo.
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