È oramai chiaro da tempo che i reality show hanno assai poco a vedere con la realtà, questi spettacoli televisivi sono anzi la negazione della realtà. Rinchiusi in un certo luogo esotico, costretti a una gara quale che sia, i protagonisti fingono azioni e reazioni, i loro dialoghi suonano falsi, la loro convivenza è astiosa o complice. In questo romanzo, invece, la memoria di uno scrittore ricostruisce un vero reality show di cinquanta-sessanta anni fa, i cui protagonisti sono persone autentiche che vivono le loro passioni, la loro fede religiosa, il loro credo politico, in un enorme caseggiato della vecchia Milano, chiamato “Il Cairo” (c’è ancora). I personaggi, anche il più antipatico, rivelano una carica umana che conferisce calore, vivacità, verità all’ambiente e alle vicende di cui è teatro. Ci si affeziona agli uni e alle altre perché chiunque, leggendoli, vi avverte l’eco del vissuto, un sapore di condominio come di sana provincia creativa.
Antonio Lubrano.
Adriano Pasquali è nato e vive a Milano, dove lavora da quarant’anni. Si definisce appassionato dilettante di letteratura e ritiene la scrittura “meravigliosa necessità”. Terribilmente faticosa. Adora il Porta, il Tessa e Franco Loi. Considera Turgheniev un eterno ispiratore e Guido Morselli un maestro di stile. Rilegge l’“eteroclito” Fermo e Lucia e i Promessi Sposi. Sul comodino i Saggi di Montaigne. |