A volte bisogna perdersi per ritrovarsi. È quanto accade a Cristina, la protagonista di Deserto blu, che, per sfuggire alla sua crisi matrimoniale e alle difficoltà lavorative, decide di mettere in discussione tutte le proprie certezze. Milano e la Liguria sono le tappe intermedie di un viaggio che si conclude, o forse trova il suo vero inizio, in Algeria, nell’oasi di Tamanrasset; il percorso è al contempo fisico e interiore, un’occasione per riflettere sulla propria vita e relazionarsi con l’altro sé. Se per alcuni è sinonimo di solitudine e isolamento, per Cristina il deserto rappresenta la chiave della scoperta di un diverso modo di vivere e di sentire, che le permette di ritrovare una determinazione e un equilibrio che sembravamo ormai perduti.
Luisa Colnaghi vive e lavora a Milano. Conserva un grande amore per la campagna lombarda, i colori tenui e la luce chiara di questi luoghi dove sono abbarbicate le sue radici. Ha pubblicato Camminare sull’acqua (poesie, 2003), La nebbia della Pianura (racconti, 2004) e Gufi e civette (poesie, 2007). Alcuni suoi testi sono pubblicati su riviste italiane e internazionali, fra le quali ricordiamo Poesia e Gradiva – “International Journal of Italian Poetry”, State University of New York; altri testi sono inclusi in antologie, tra le quali ricordiamo: Poeti per Milano, Milano in Versi, Parole e Segni, Roma verso.
|