La consapevolezza stilistica e soprattutto la pervasività psicologica di Romanò impregnano di sé ogni parte di questo romanzo imprimendo ovunque con leggerezza la sua pensosa vaghezza, il suo distratto fatalismo ed elevando a destino una specie di wu-wei (non-agire) in versione alto-milanese che, per altro, si accoppia a un certo rigore naturalistico quando introduce frasi, battute e proverbi in dialetto “milanès ariùs”. Meeten Nasr Franco Romanò ha pubblicato Le radici immaginarie e la plaquette Piccoli dilemmi quotidiani. Suoi testi poetici sono nelle antologie Tarde tranquila casi e Poeti anni ’90. È presente nella quarta edizione dell'Annuario di Poesia Crocetti 2002, a cura di Guido Oldani con un saggio sull’influenza di Eliot sulla poesia italiana. Come narratore ha pubblicato la raccolta Figure. È direttore della rivista di narrativa, cultura e critica letteraria Il cavallo di Cavalcanti. |