Le parole devono continuare a fluire, vere per chi le dice, anche se a volte sono difficili e dure; l’esistenza va detta, narrata, perché esprimere è esistere: “è questa/ la pienezza dell’essere:/ possedere la mancanza/ sovraintendere l’esistenza/ convivere con l’assenza/ inseguire le presenze/ tentare irraggiungibili mete/ credute a portata di mano”. L’utopia umana è luogo etico e civile: di ricordo, aspirazione, radicamento, nostalgia, visione. Questi luoghi sono, nella poesia, utopia in viaggio. dalla postfazione di Carla Locatelli Micaela Bertoldi è un’insegnante; impegnata in politica, ha rivestito vari incarichi istituzionali a Trento. Co-fondatrice del Coordinamento Donne di Trento, componente di varie associazioni culturali. Particolarmente interessata ai diversi ambiti della cultura e dell’arte contemporanea, si dedica alla scrittura in prosa e in poesia. È autrice di Conversazioni Culturali radiofoniche per la Rai regionale. Della stessa autrice: Giardini e La settimana (a due voci, con Valeria Penasa), Come la terra d’inverno, Il bosco in quattro canti in Paola Grott Blu profondo (mostra), Un filo di Arianna di mano in mano (di prossima pubblicazione). |