“Diciannove novelle. Senza orario e senza bandiere. Travalicando le frontiere della favola, della fantascienza, della detective-story, racconti onirici che abbattono la pesante barriera che separa il passato dal presente. Diciannove quadri ambientati sullo sfondo di una natura sempre estremamente vitale, portatrice di vita in modo eroico, sia essa paesaggio urbano, oppure deserto, o lussureggiante valle, in cui l’uomo di Figliolia si muove.” dalla prefazione di Werther Pedrazzi Alberto Figliolia e il piacere-vizio della scrittura: frustrazioni nevrosi gioie rabbie malinconie impossibilità impassibilità tensioni, mescolate nello strano fluire del tempo di sua vita. “Chi sono o chi non sono?” la sua domanda. Di speranza e solitarietà... i neologismi esistenziali, dubbio metodico (meglio, con metodo), quarantaquattro anni –sempre pochi– tentando di vivere. Sette libri, per ora. Tre figli, collana d’amore. |