Le ministorie carusiane si possono prendere ciascuna a sé o montare in un narrato unico di micro-vicende, si possono leggere in progressione o in retromarcia, secondo lo stile del crostaceo amico gambero. (...) Paiono qualcosa tra la bugia attendibile e la verità con il naso lungo di Pinocchio. Pure, la scrittura godibile, la risatina fra i denti, il groppo alla golache alle volte ci prende ineliminabile, durante la lettura, rappresentano i termometri per descriverci la febbricola di questa nostra realtà, che non riesce mai a sfebbrarsi completamente, risanandosi, o a dar luogo almeno a un decisivo febbrone da cavalli. Carusi, sornione, con la grattugia della sua cordiale scrittura, ci prepara tante porzioncine che insaporiscono le vicende orarie della nostra malincerta metropolitanità.
dalla prefazione di Guido Oldani Roberto Carusi, fiorentino di nascita (1939), vive a Milano. Da poco a “quiescenza coatta” dall’insegnamento nella scuola media, lavora in teatro come attore, regista e autore. Ha pubblicato operine umoristiche, biografie divulgative, sceneggiature di classici a fumetti. Per i tipi di ExCogita ha esordito nella narrativa con Mariambulus, un bambino nella Milano di cinquant’anni fa (2002). Scrive di teatro sul periodico Rocca di Assisi. È presidente della Associazione culturale e teatrale Itinerario. |