Soprattutto per esaudire una promessa fatta a molti appassionati del settore, esce il terzo e ultimo volume della raccolta Ricordi di rotaie, dedicato alle linee ferroviarie che non ci sono più.

Ricalcando lo stile dei primi due volumi, uno dei quali insignito del premio della Presidenza del Consiglio, e completando il lavoro quasi trentennale di un gruppo di ricerca specificamente organizzatosi per lo scopo, il libro vuole raccogliere sinteticamente le notizie di tutti quei collegamenti che nei due secoli passati hanno determinato la storia e lo sviluppo della Nazione, per non permettere la progressiva perdita di un patrimonio che il tempo tende inesorabilmente a cancellare dalla memoria anche di coloro che ne utilizzarono i servizi.

Le informazioni raccolte sono innumerevoli: spaziano dai dati tecnici a cenni narrativi sulla storia, sull’aneddotica e sulle curiosità; la scheda di ogni linea si chiude con una descrizione dello stato attuale della struttura, utile per chi volesse effettuare un sopralluogo e cercare vestigia di un’epoca che fu. Ogni linea è corredata da una scheda descrittiva, uno schema grafico, redatto secondo una simbologia ormai ben conosciuta e accettata dai lettori, e una mappa in scala; per alcune linee sono anche presenti foto e piani di stazione.

Come per i precedenti volumi, la presente pubblicazione può non essere letta tutta d’un fiato, ma consultata all’occasione da coloro che vogliono avere riscontro su vestigia ferroviarie che spesso emergono dal terreno in zone dove nessuno poteva immaginare scorressero delle rotaie o transitassero dei treni.

L’accennato ulteriore proseguimento con un quarto volume, dedicato a tutte le linee in esercizio, non è più previsto, anche perché esula dal progetto originario di trenta anni fa. Peraltro, tutta la relativa materia è raccolta dallo stesso gruppo di ricerca sul sito www.ricordidirotaie.it, dove si potrà trovare anche l’aggiornamento in tempo reale di questo e dei due precedenti volumi.

Ennio Morando, sessantacinque anni, “romano de’ Roma”, laureato a Pisa in Scienze marittime, residente nell’estrema periferia dell’Oltrepò mantovano, ex ufficiale della Marina Militare ed ex dirigente industriale, nel 1981 pensò di creare un gruppo di collaboratori con i quali censire la rete nazionale a scartamento ordinario e organizzare una ricerca mirata sulle linee che non sono più in attività, il Gruppo Quattro R, cioè Raggruppamento Ricerca Ricordi di Rotaie.

Cultore di innumerevoli altri hobby e interessi, Ennio Morando è conosciuto nel settore ferroviario oltre che come autore di libri anche come collaboratore di riviste tra le quali Railway Technical Review e Tutto Treno.