Questa è l’epopea eroicomica dei sette sapienti, antieroi e al tempo stesso eroi tragici di una società postmoderna degradata non dalle condizioni di vita inumane come succedeva un tempo, ma dalla banalità, dal qualunquismo, dall’ordinarietà, dall’ignoranza. Sono proprio i sette sapienti a essere burattini e al tempo stesso burattinai di una pantomima che ha come unica forza trainante i loro pensieri, le loro parole, le loro azioni. Le voci di questo libro non vengono risucchiate in una sola visione del mondo: sono lasciate libere di circolare, di fare, disfare; andare, venire; sbagliare, morire. Il romanziere si tira in disparte: il luogo di nascita del romanzo è l’individuo nel suo isolamento. Tommaso Generali nasce il 16 novembre 1982 a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano. Trascorre i primi vent’anni della sua vita a Vignate, piccolo paese dell’hinterland milanese. Vive attualmente a Milano dove studia Medicina. |