A oltre cinquant’anni dalla prima uscita de La vita agra, il romanzo più celebre di Luciano Bianciardi, ne viene proposta un’edizione annotata che intende favorire la comprensione delle ragioni intrinseche alla genesi del romanzo (“una grossa pisciata”, “una storia mediana e mediocre”, “la storia di una solenne incazzatura, scritta in prima persona singolare”), liberandola da falsi miti e sottolineandone i pretesti narrativi. Un ampio apparato di note consente di esplorare il tessuto culturale e sociale sul quale il romanzo si fonda e di scoprire i collegamenti con le altre opere di Bianciardi e con quelle da lui tradotte, rivelandosi quindi indispensabile strumento didattico per l’approfondimento della lettura. Nello stesso tempo, vengono fornite notizie preziose e inedite –riguardanti il testo, l’autore e la Milano del cosiddetto “boom economico”– che restituiscono una dimensione intima e completa della narrativa bianciardiana anche a chi si avvicini a essa per la prima volta. Luciano Bianciardi (Grosseto 1922 - Milano 1971) è stato giornalista, traduttore e scrittore. Tra gli autori americani da lui tradotti, ricordiamo Miller, Faulkner, Steinbeck e London. Tra le sue opere, citiamo Il lavoro culturale (1957), L'integrazione (1960), La vita agra (1962).
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